A partire dal 24 febbraio sono state introdotte ulteriori misure restrittive da parte dell’Unione Europea, principalmente per impedire alla Russia di acquisire tecnologie sensibili a favore del proprio esercito.
Questo pacchetto elenca specificamente le aziende che forniscono alla Russia componenti ritenuti essenziali per la creazione e l’utilizzo di droni, introducendo sanzioni specifiche per questo settore.
Il pacchetto aggiunge 27 società russe e di Paesi terzi, tra cui Kazakistan, India, Serbia, Tailandia, Sri Lanka e Turchia, all’elenco delle entità associate al complesso militare-industriale russo (allegato IV del Regolamento 833/2014). Vengono imposte dall’UE restrizioni all’esportazione nei confronti di queste società per quanto riguarda beni e tecnologie a duplice uso, nonché beni e tecnologie che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo.
Inoltre, il pacchetto amplia l’elenco dei prodotti tecnologici avanzati, che potrebbero contribuire al potenziamento militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore della difesa e della sicurezza, aggiungendo componenti utilizzati per lo sviluppo e la produzione di droni, come trasformatori elettrici, convertitori statici e induttori, nonché condensatori in alluminio, che hanno applicazioni militari, ad esempio in missili, droni e nei sistemi di comunicazione per aerei e navi.
Il nuovo pacchetto aggiunge il Regno Unito all’elenco dei Paesi partner per le limitazioni previste dall’art.3 octies reg. UE 833/2014.